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20 Agosto 2009 ARCHEOLOGIA
Franco Leggeri Abitare A Roma
Roma. Casale della Bottaccia, la prima stazione di posta della via Aurelia antica
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Tracce di Lorium erano localizzate dagli itinerari antichi, Tabula Peutingeriana e Itinerarium Antonini che la posizionano al XII miglio della via Aurelia.Lorium divenne il centro dell´omonima Diocesi e le fu dato il nome di Santa Rufina, giovane patrizia romana che insieme alla sorella Santa Seconda furono martirizzate sotto l´imperatore Gallieno nel 260 d.C. Papa Callisto II unifico questa Diocesi suburbicaria con quella di Porto ed ancora oggi conserva la denominazione di Diocesi di Porto e Santa Rufina.

Tracce di proprietà della stazione di posta Casale della Bottaccia si trovano nei documenti del XIV secolo, precisamente nell´elenco delle proprietà della Chiesa di S.Maria in Aquirio.

In seguito la proprietà del casale passò al Monastero di San Gregorio al Celio e poi all´Ospedale di Santo Spirito. I Principi Doria Pamphilj, nel XVII secolo, ne divennero proprietari e fecero costruire la cappella a fianco del Casale, che fu dedicata a S.Antonio Abate.

Il Casale fu adibito, dai Principi Doria Pampilj, ad infermeria ( dotata di un carro "autoambulanza"per il trasporta dei malati più gravi) durante una pestilenza, passata la quale, fu utilizzato come casino di caccia. L´area su cui sorge il fabbricato è di grande interesse storico come dimostrano i numerosi ritrovamenti che si sono succeduti dal 1600 sino ad oggi. Il Saulnir nelle memorie pubblicate nel 1649 cita "essersi trovate medaglie ed una statua di Cibale assisa sopra un leone".

Durante gli scavi del 1740 furono rinvenute le statue di Giunone velata, una Livia in forma di Pietà ed una Domizia in abito di Diana che attualmente si trovano nel museo Clementino in Vaticano. Si legge in un antico documento di un viaggiatore francese: "Comme on le voit, il s´agit d´abord ici de la Via Aurelia, et le nom de cette voie est meme écrit sur la carte de Peutinger au dessous di Lorio.

Tout le monde sait que Via Aurelia quittait Rome par la porte du meme nomdans le Trastévère, que Lorium, la villa des Antonins, ètait au Casale di Bottaccia, au XII mille ancien Rome, où la Princesse Doria Panfili fit pratiquer des foulles productives en 1824".

Mentre il Nibby racconta gli scavi con queste parole: "la Principessa Doria Pamphilj Signora della tenuta della Bottaccia aprì uno scavo lungo la via Aurelia e lungo la valle che l´attraversava: lungo la strada trovò sepolcri, e tra questi fu notato, che molti sepolcri cristiani erano stati fatti sopra rovine di sepolcri pagani".

Non lontano dal Casale vi è un´antica cisterna per la raccolta e conserva delle acque meteoriche, da qui il nome Casale della Bottaccia.

La cisterna ha un diametro di m. 7, 40 e vi sono tracce di vari cunicoli che convogliano l´acqua verso il casale.

Tra i ritrovamenti dei reperti archeologici si ricordano le numerose fistole acquarie iscritte nel Corpus Inscriptionum Latinorum, probabilmente diramazioni dell´acquedotto Allietino, il cui tracciato nel territorio loriense è ben documentato dalla cartografia seicentesca (pianta di G.B.Cingolati) e ottocentesca (archivio Panphilj).

Poco distante dal casale sono state trovate tracce di un mitreo, che consistono in ambienti con sedili scavati nel tufo e bassorilievi con rappresentazione di un serpente ed un volto abrasato della divinità Mitra. Nell´ottocento fu rinvenuto un gruppo marmoreo raffigurante Mitra tauroctono conservato attualmente nella Galleria Doria Pampilj.